Sembra ieri, e sono passati più di vent’anni. Tempo di ricerca che ti cambia schemi e prospettive, di incontri profondi che forgiano la tua determinazione al percorso. Oggi che la visione del “mago” soppianta l’ardore del “guerriero”, mi scopro affaccendato attorno alla mia più grande passione: l’educazione. Da lì muove il senso del mio spirito di servizio alla persona: aiutare chi è in ricerca, sulla strada della crescita personale, a definire lo scopo e le fasi di questa. E da lì prende le mosse il servizio alla collettività: migliorare la qualità delle relazioni in prospettiva solidale.

Gli strumenti che utilizzo ancora oggi sono una sintesi evoluta tra i vari “momenti” della mia vita precedente. Rei-Ki, Meditazione, Psicodramma, Gruppi di Crescita Esistenziale, a suo tempo mi hanno aiutato molto, ma poi è giunto il momento di uno “sfondo” che potesse contenerli tutti senza giudizio. Ho trovato questo all’interno dello Sciamanesimo della Via Rossa, che per me ha rappresentato, e ancora rappresenta, un atteggiamento di vita “accorto e semplificato” da trapiantare con profitto all’interno di una società complessa come la nostra.

Dopo anni di formazione tra Valtellina (per lo Sciamanesimo di indirizzo Europeo/Celtico) e nord America (per quello proprio dei Nativi Americani), attraverso il riconoscimento e l’accettazione – durante la Ricerca della Visione – del mio nome di Medicina: Roccia che Canta, la celebrazione dei Riti del Canto delle Pietre, la conduzione dei Seminari di Crescita, le Consulenze Sciamaniche, ho finalmente compreso che la mia strada individuale non sarebbe più stata solitaria ma che avrebbe dovuto svilupparsi, nelle forme divulgative più adatte, al servizio dell’umanità. Nasce da questo l’incontro e l’approfondimento quotidiano con la mia signora Arthia Briga, con i compagni di viaggio; nasce da questo l’idea del “Cerchio”,  e della “Rete Sciamanica di Cerchi fratelli”, e del “Progetto Casaruota“ per la crescita esistenziale.

Questa, in sintesi, la magia della mia vita, nella consapevolezza che “così era, così è e così potrà tornare ad essere”!

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