Lo scorso 1 novembre, quasi 30 persone si sono ritrovate in località Granchiaia (Marti) per festeggiare insieme Samhain, il Capodanno celtico.
Samhain è una delle celebrazioni più importanti dell’anno, che cade in un momento in cui l’Altromondo ed il nostro piano di esistenza entrano in contatto, distanziati l’uno dall’altro solo da una sottilissima ed invisibile membrana.
La festa rappresenta il culmine di un periodo, noto come “Vetr na etr” (notti d’inverno), celebrato come un’iniziazione al profondo. Coincide con il Capodanno Celtico, quel momento particolare in cui il velo cade e non esiste più divisione fra il mondo materiale e quello spirituale. Il Samhain è la rottura del tempo, il punto di confine ed interfaccia tra il nostro mondo e quello degli Antichi.
La celebrazione si è suddivisa su più tappe, in cui inizialmente Pamela ha interpretato, attraverso la Divinazione con le Rune, quei segni e indicazioni importanti che ogni partecipante ha portato con se durante il resto del viaggio. Nella seconda tappa, infatti, Sauro ed Eva hanno accompagnato il gruppo in una meditazione ballata, fatta di musiche e gesti. Uno ad uno sono poi stati accompagnati alla Soglia tra questo l’Altromondo dove Gabriele, come Heyoka, ha sostenuto questo momento di passaggio invitando i partecipanti a lasciare andare, al ritmo del Sacro Tamburo e del Sonaglio di Medicina, ciò che non è più necessario nel Nuovo.
Una volta attraversata la Soglia, il gruppo è stato accolto da Roccia-che-canta, il quale ci ha accompagnati all’interno del nostro Spazio Sacro, grazie ad una meditazione guidata ed alla lettura di antichi testi. Arthia Briga, celebrando il passaggio con l’Acqua, ha chiuso la celebrazione, la quale si è trasformata successivamente in festa conviviale, con una tavola imbandita di leccornie di ogni sorta, un bellissimo ricordo che tutti noi porteremo nel cuore con goia e felicità!
Gabriele per i Viandanti.